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Malattia di Parkinson

Comprendere la malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo caratterizzato da una progressiva perdita di neuroni, localizzati in un una delimitata area dell’encefalo, che si manifesta con caratteristici sintomi motori associati a sintomi non motori.

Parkinson

Overview sulla malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce prevalentemente gli individui sopra i 60 anni.1 Le persone con malattia di Parkinson presentano difficoltà nel controllare i movimenti del corpo e i sintomi peggiorano col progredire della malattia, fino a compromettere la capacità dell’individuo di svolgere le normali attività quotidiane.1

I sintomi della malattia di Parkinson sono il risultato della perdita di neuroni in specifiche aree cerebrali coinvolte nel controllo del movimento, dell’umore, del sonno e del pensiero. La causa precisa è ancora sconosciuta, ma si ritiene che l’origine sia di natura multifattoriale e che coinvolga fattori genetici, ambientali e correlati all’età.1

Informazioni sulla malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo neurodegenerativo cronico progressivo caratterizzato dalla presenza di sintomi prevalentemente motori (tremore a riposo, rigidità, bradicinesia e instabilità posturale). È anche associata a una serie di sintomi non motori.1 I sintomi motori sono causati dalla degenerazione dei neuroni che producono dopamina.2

  • Nel 2017, circa 8,5 milioni di persone in tutto il mondo erano affetti da malattia di Parkinson.3
  • La malattia di Parkinson si sviluppa solitamente attorno ai 60 anni.4
  • La malattia di Parkinson colpisce l’1% della popolazione oltre i 60 anni.4
  • La malattia di Parkinson è il secondo disturbo neurodegenerativo più comune.3

sintomi

La malattia di Parkinson è un disturbo progressivo caratterizzato dalla comparsa, nel tempo, di sintomi nuovi e lento peggioramento di quelli esistenti.2 Tuttavia, non è da considerarsi una malattia terminale, perché le persone possono vivere per circa 15-25 anni dopo la diagnosi, quanto piuttosto una malattia di lunga durata (cronica).2

I sintomi della malattia di Parkinson possono essere classificati in sintomi motori, non motori e complicanze.

 

  • Sintomi motori: i sintomi chiave della malattia di Parkinson, i cosiddetti sintomi “motori” (relativi al movimento), includono tremore, lentezza dei movimenti, rigidità muscolare e problemi di equilibrio.3
  • Sintomi non motori: accompagnano tutte le fasi della malattia e incidono notevolmente sulla qualità di vita del paziente. Essi includono, ad esempio, calo improvviso della pressione sanguigna, disturbi dell’umore, disturbi del sonno, problemi sensoriali, perdita dell’olfatto, stipsi e problemi cognitivi come difficoltà di memoria, confusione e casi di demenza.3-4
  • Complicanze: dopo diversi anni di trattamento, possono comparire le complicanzeche possono includere “fluttuazioni”, ovvero periodi alternati in cui il controllo dei sintomi risulta buono e poi scarso.5 Tutti questi sintomi aumentano notevolmente l’impatto della malattia.

Si stima che circa 6 milioni di persone

in tutto il mondo soffrano della malattia di Parkinson.3

L'1% della popolazione

oltre i 60 anni è colpita dalla malattia di Parkinson.4

Epidemiologia e impatto

 

La malattia di Parkinson è uno dei disturbi neurologici più diffusi.Ne sono affetti circa 8,5 milioni di uomini e donne in tutto il mondo (2017).La prevalenza della malattia di Parkinson negli Stati Uniti raddoppierà entro il 2040 (rispetto al 2010).7

 

La malattia di Parkinson, di solito, si sviluppa nelle persone tra i 50 e i 60 anni,1,8 sebbene forme più rare della malattia possano insorgere prima dei 40 anni.8  L’1% della popolazione di età pari o superiore a 60 anni presenta la malattia di Parkinson.8

 

Poiché il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson aumenta con l’età, l’allungamento della vita media comporta che anche il numero complessivo di persone con questa malattia sia destinato ad aumentare.9

Informazioni sul Parkinson

La malattia di Parkinson si sviluppa solitamente nelle persone tra i 50 e i 60 anni.4

La malattia di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più comune.3

diagnosi e cura

 

La malattia di Parkinson viene solitamente diagnosticata mediante anamnesi medica, esame obiettivo e risposta al trattamento. Attualmente non esistono test biochimici, di imaging o genetici affidabili che forniscano una diagnosi definitiva.10,11 Inoltre, esistono diverse scale di valutazione che possono essere usate per identificare i sintomi e la gravità della malattia.

 

Al momento non esiste una cura per la malattia di Parkinson, ma sono disponibili trattamenti per i sintomi. Sebbene i trattamenti attuali non riescano ad arrestare la progressione della malattia, ne possono controllare e alleviare temporaneamente i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei caregiver.

 

Il trattamento della malattia di Parkinson prevede solitamente la terapia farmacologica e, in alcuni casi, un intervento chirurgico. Inoltre, hanno un ruolo importante anche l’esercizio fisico, la dieta, le terapie complementari, il supporto emotivo e la costruzione di relazioni.

Comprendere la malattia di Parkinson, gestire la nuova condizione di vita che ne deriva e imparare ad accettare nuovi obiettivi e sfide è quasi importante quanto la gestione pratica della malattia. 

 

Alle persone che presentano sintomi di malattia di Parkinson, o li riconoscono nei loro cari, si raccomanda di consultare un medico per ricevere consigli e supporto. 

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